Come evitare il collasso del Sistema Sanitario Nazionale in questo difficile momento?

La pandemia COVID 19 ha determinato e tuttora determina un importante impatto indiretto sulla salute delle persone a causa della generale riduzione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, con possibili conseguenze sugli esiti delle cure e lunghe liste d’attesa.

È urgente intraprendere iniziative utili a limitare le prestazioni che la letteratura internazionale ha classificato ad elevato rischio di inappropriatezza, per riconvertire le risorse sanitarie verso interventi di provata efficacia da gestire secondo criteri di priorità clinica ed equità di accesso alle cure.

Comunicazione e condivisione continue tra ospedale e territorio: queste le armi più efficaci per far sì che l’appropriatezza prescrittiva diventi anche uno strumento utile per migliorare l’accessibilità alla specialistica ambulatoriale ed evitare al tempo stesso il collasso del Sistema Sanitario Nazionale.

Se ne è discusso ampiamente lo scorso venerdì 3 dicembre durante il webinar on line dal titolo Appropriatezza prescrittiva come metodo per la gestione delle liste d’attesa: esperienze in gastroenterologia ed endoscopia digestiva organizzato dagli OMCeO di Belluno e Venezia.

Una iniziativa congiunta che si inserisce in un percorso nazionale che vede coinvolte anche FISMAD (Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente), l’associazione Slow Medicine ed il metodo RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenea) di Agenas per tracciare linee guida e buone pratiche mediche per la corretta programmazione delle procedure di endoscopia digestiva.

È necessario che lo stesso percorso venga seguito nell’ambito di altre discipline specialistiche, a cominciare dalle prestazioni radiologiche.

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