Scarica il programma dell’evento

In occasione della 9° Giornata in memoria di Lorenzo Tomatis e della 7° Giornata Nazionale sulla Salute Globale, la OMCeO Genova e ISDE Italia promuovono l’evento “La salute globale”.

Parlare di “salute globale” è più che mai attuale, perché ancor oggi – troppo spesso-il diritto alla salute è minato per l’assenza di equità, giustizia sociale, accesso al cibo, all’istruzione e ad un ambiente salubre, presupposto fondamentale della salute. Più che di “salute globale”, dovremmo ormai parlare di “crisi globale, perché le preoccupazioni per la sopravvivenza riguardano ormai la nostra stessa specie e furono descritte con lungimiranza da Tomatis, già negli anni ’80, specie per quanto riguarda l’infanzia. Il “collasso” ambientale, sociale, economico ed ecologico ha fatto definire la nostra Era “Antropocene” per sottolineare la primaria responsabilità dell’Uomo sui fenomeni che caratterizzano i nostri tempi: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, desertificazione, carenza di acqua, inquinamento di suolo, aria, acqua. Tutto questo va di pari passo con la crescita di iniquità, disuguaglianze, povertà, generando instabilità sociale, fenomeni migratori, conflitti che ci riguardano sempre più da vicino. Ma come è possibile che una specie che si ritiene “sapiens” sia arrivata al punto di mettere a rischio la propria stessa sopravvivenza? Ecologia ed Economia hanno origine dalla stessa parola greca oikos che significa “casa” e se l’ecologia è la “scienza della casa”, l’economia, che dovrebbe garantirne la corretta gestione, è invece diventata la principale causa dei problemi che oggi ci affliggono e che porta a distruggere i processi ecologici della Terra, senza capire che il vero capitale è quello della Natura. E’innegabile che all’origine di questa crisi planetaria vi sia un potere economico/finanziario sempre più vorace ed incontrollato, programmato per accentrare sempre più profitto, distruggendo e consumando risorse non rinnovabili, esternalizzando i costi e calpestando i più elementari diritti delle popolazioni, a cominciare da quello alla salute. Questa economia predatoria non sta però distruggendo solo la Natura, ma la nostra stessa umanità perché ci porta ad essere sempre più competitivi, a vedere gli altri come estranei, nemici, privandoci della capacità di essere reciprocamente solidali e compassionevoli. Sentimenti questi ultimi che erano profondamente connaturati a Lorenzo Tomatis, che vedeva nell’ esercizio della Medicina il loro più alto compimento. Auspichiamo che riflettere sull’eredità umana, culturale e scientifica di Tomatis, declinandola alla luce dei rischi emergenti e della complessità della situazione attuale, possa essere occasione non solo di presa di coscienza, ma soprattutto di concrete azioni non più rimandabili.