SETTEMBRE 2022
ENRICO PEDEMONTE – PAURA DELLA SCIENZA – L’ETA’ DELLA SFIDUCIA DAL CREAZIONISMO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – TRECCANI – ROMA
Recensione di Marco Bobbio.

Da dove deriva la sfiducia nella scienza che induce milioni di persone a credere nella creazione, a considerare più efficaci medicine alternative e pratiche irrazionali, a rifiutare le vaccinazioni? In realtà la diffidenza nella scienza è molto più diffusa di quanto non si pensi. Non ci si riferisce solo a chi è convinto che la terra sia piatta e a chi non crede al pericolo dovuto al riscaldamento globale del pianeta, ma anche a chi non si fida degli OGM o della sicurezza delle centrali nucleari, o a chi rifiuta la carne artificiale. Anche gli scienziati si dividono su questioni che coinvolgono il genere umano, adottando talvolta un insopportabile clima da stadio, ed è quindi legittimo che ognuno si scelga quegli esperti che forniscono una dimostrazione ‘scientifica’ ai propri pregiudizi culturali e consideri come disinformazioni e fake news le interpretazioni diverse dalle proprie. Come abbiamo già riflettuto tante volte, noi esseri umani non sopportiamo di vivere in una condizione di incertezza; in passato si ricorreva agli oracoli, ai tarocchi, ai fondi di caffè e ora molti si aspettano che la scienza spieghi ciò che ignoriamo e ci spaventa. Ma quale scienza? Quali scienziati? Enrico Pedemonte, fisico, giornalista scientifico e divulgatore, nel suo ultimo libro “Paura della scienza”, con un’analisi dettagliata, documentata e raccontata con passione, analizza i meccanismi che determinano questa sfiducia, esplosa con la diffusione della pandemia da Sars-Cov-2 e la resistenza alla vaccinazione. Ci sono evangelici che ritengono la Bibbia portatrice di verità e tutto ciò che la contraddice una fake news, ci sono industriali che investono capitali per mettere in dubbio la credibilità delle informazioni scientifiche dannose per i loro prodotti, ci sono ambientalisti che non credono alle rassicurazioni degli scienziati sull’innocuità di anticrittogamici e prodotti OGM, ci sono negazionisti a cui piace far parte di un club esclusivo che combatte un’élite potente e crede così di affermare la propria autonomia, ci sono filosofi postmoderni che in nome della libertà individuale combattono ogni regola dettata da motivi di salute, ci sono ricercatori che inventano dati, falsificano le ricerche per fini di carriera, gettando discredito sul lavoro di tutti i loro colleghi e altri che trovano il modo di dimostrare ‘scientificamente’ l’efficacia dei prodotti di chi li finanzia.  Non c’è da stupirsi se con l’esplosione della diffusione delle informazioni con internet ognuno si sente in diritto di rivendicare la verità che più gli fa comodo. Pedemonte ci fa notare che la sfiducia nella scienza è conseguenza della sfiducia nelle istituzioni e quindi ognuno cerca un diverso punto di riferimento: la Bibbia, il proprio interesse, la propria carriera. Dobbiamo smettere di considerate la scienza il libro delle verità; è uno strumento molto prezioso che va manipolato con cautela.

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