IL PROGETTO – “STORIE SLOW”

Presentazione

In questi 10 anni di vita abbiamo scritto e ripetuto che c’è bisogno di una medicina sobria, rispettosa e giusta. Ma come si applica una medicina slow nella vita di  tutti i giorni in ambulatorio, in corsia, in Pronto soccorso, al domicilio, quando prevalgono i problemi pratici sulle questioni ideologiche? Quali scelte fa un professionista slow diverse da quelle che farebbe uno fast? In Italia centinaia di medici, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, cittadini e pazienti condividono la nostra filosofia, applicano i nostri principi e ci aiutano a sostenere la nostra associazione. Tutti hanno vissuto episodi, esperienze, momenti nei quali è scaturito qualcosa di insolito, qualcosa che ha fatto dire: ecco, una medicina così mi piace; questo professionista ha saputo capirmi e mi ha aiutato davvero. Pensateci, mettete in ordine i ricordi, le storie che vi hanno colpito e raccontateci cosa vi è successo; come avete affrontato e risolto un problema con una logica di sobrietà, di rispetto e di equità. Il progetto ‘Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italy’ ha consentito di individuare pratiche a rischio di inappropriatezza: pensate ai casi nei quali l’applicazione di una raccomandazione ha permesso di individuare un trattamento, un test più adatto a quel paziente.

Il sito di Slow Medicine mette a disposizione uno spazio per raccogliere le vostre storie, per costruire un collage di incontri tra un professionista della salute e un paziente da cui è scaturita una soluzione slow.

Chiunque può partecipare: il medico può raccontarci come, di fronte a varie alternative, non ha scelto quella raccomandata dalle linee guida e considerata la migliore per l’insieme dei pazienti, ma quella più adatta a quel singolo caso. l’infermiere può narrare come dedicando più tempo a un paziente ha capito perché Ada non assume la terapia, e Giovanni non è disponibile a sottoporsi a un intervento e non osa dirlo. Può condividere la propria esperienza il paziente che è stato aiutato a trovare la soluzione più consona alle sue aspettative e ai suoi valori, senza vedersi imporre un trattamento standard così come il cittadino al quale è stato proposto finalmente un trattamento sobrio, rispettoso e giusto.

Le vostre storie verranno postate in questa rubrica e diffuse tramite la pagina Facebook di Slow Medicine e la nostra newsletter mensile.

Per raccontare le storie in modo uniforme, chi è interessato si deve attenere alle norme editoriali che trovate a questo link.

Buona scrittura e lettura a tutti!

Comitato Editoriale
Paola Arcadi, Marco Bobbio, Michela Chiarlo

LE STORIE

Chiamami per nome

25 Maggio 2022

Qui si fa così

18 Maggio 2022

Piccoli miracoli di amore filiale

11 Maggio 2022

8 notti e 4 TAC

04 Maggio 2022

Stop

27 Aprile 2022

Quando i farmaci fanno confusione

14 Aprile 2022

Buona fortuna

7 Aprile 2022

Il sondino della discordia

30 Marzo 2022

Voglio andare dall’otorino

24 Marzo 2022

Penso con serenità di andare via per sempre

18 Marzo 2022

Quando il paziente è parente

10 Marzo 2022

Accogliere la malattia

03 Marzo 2022

… e se non faccio nulla?

24 Febbraio 2022

Le piccole cose

18 Febbraio 2022

Una moglie venuta da lontano

10 Febbraio 2022

Percorrere l’unica via d’uscita

4 Febbraio 2022

Il vantaggio di essere fifone

27 Gennaio 2022

Relazione di cura e paternità: un cocktail salutare

20 Gennaio 2022

Ritratto con coppola e cistoclisi

12 Gennaio 2022

Prescrizione: comprarsi un FAX

24 Dicembre 2021

Corri, Forrest, corri

17 Dicembre 2021

Il tempo di relazione è tempo di cura

10 Dicembre 2021

Sette farmaci e un giardino

3 Dicembre 2021

Questione di clima

27 Novembre 2021

Meno farmaci, più parole

19 Novembre 2021

Sfottere aiuta

12 Novembre 2021

The Art of As Little Medicine As Possible

3 Novembre 2021

Anch’io voglio una storia 

23 Ottobre 2021

La relazione terapeutica

23 Ottobre 2021

Un ultimo bacio

15 Ottobre 2021

Fuori dal tunnel (carpale)

8 Ottobre 2021

Gli odori, i suoni, l’affetto

29 Settembre 2021

Stabilire un contatto

25 Settembre 2021

Chi si ferma arriva prima

18 Settembre 2021

Un farmaco meglio di quattro

10 Settembre 2021

Io non so chi tu sia

3 Settembre 2021

L’ultimo pranzo

5 Agosto 2021

Il coraggio di non far nulla

30 Luglio 2021

Quando i farmaci ammalano

20 Luglio 2021

Diagnosi rapida, intervento slow

14 Luglio 2021

Incrociare lo sguardo di un familiare

8 Luglio 2021

Il cervello e il cuore

30 Giugno 2021

Quando il protocollo va stretto

25 Giugno 2021

Scelta personale

17 Giugno 2021

L’ultimo desiderio

10 Giugno 2021

Di casa in casa

3 Giugno 2021

Il ritmo del respiro

27 Maggio 2021

La differenza in un elastico

20 Maggio 2021

Giulia ha trovato le parole

13 Maggio 2021

Conosco bene mio figlio

6 Maggio 2021

Non tutto il lockdown viene per nuocere

29 Aprile 2021

La domanda giusta

22 Aprile 2021

Senza muoversi da casa

15 Aprile 2021

Gli esami non finiscono mai

9 Aprile 2021

La difficoltà di essere come tutti

31 Marzo 2021

Mamma, devi bere

24 Marzo 2021

Abbiamo potuto tenergli la mano

18 Marzo 2021

La cura dopo la vendemmia

12 Marzo 2021

Non sbagliate piano

05 Marzo 2021

Il marito malato

24 Febbraio 2021

Una pietra (non) preziosa

19 Febbraio 2021

Un congedo sereno

08 Febbraio 2021

La fata turchina

02 Febbraio 2021

Una scelta slow prima di Slow Medicine

13 Gennaio 2020

Latte o ginocchia

7 Gennaio 2021

L’incantesimo della parola

22 Dicembre 2020

Gli occhi che non si aprono

17 Dicembre 2020

Curare le coronarie o il paziente

9 Dicembre 2020

Montare il grandangolo

9 Dicembre 2020